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Guerra delle querele: differenze tra le versioni

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La '''guerra delle querele''', informalmente nota come '''questione Anti-TikTok - Jematria''' o, semplicemente, '''questione Community Anti-TikTok''', è stata una faida online scaturita da una serie di video contro gli [[Anti-TikTok]] realizzata dallo youtuber [[Jematria]], iniziata ad aprile [[2022]] e il cui ultimo video risale al 7 febbraio [[2025]]. La serie conta attualmente 18 video.<ref>https://www.youtube.com/playlist?list=PLT0NcklGzCXfFfYTKiCGjG6LnNabQU3Gh</ref><ref>Di cui uno non si sa il titolo e l'ultimo che riguarda la conferma della querela.</ref>
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È il conflitto più longevo riguardante la [[Community Anti-TikTok]], nonché la vicenda che le ha conferito la notorietà maggiore su YouTube Italia, non certo in buona luce. La faida è culminata con le azioni legali intraprese da Jematria tra l'estate [[2024]] e l'inizio del 2025, di cui ha informato pubblicamente nei suoi vari social e delle quali il Villan nega l'autenticità.
È il conflitto più longevo riguardante la [[Community Anti-TikTok]], nonché la vicenda che le ha conferito la notorietà maggiore su YouTube Italia, non certo in buona luce. La faida è culminata con le azioni legali intraprese da Jematria tra l'estate [[2024]] e l'inizio del 2025, di cui ha informato pubblicamente nei suoi vari social e delle quali il Villan nega l'autenticità.
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=== VI parte (2 video) ===
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=== VII parte (1 video) ===
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Il 31 gennaio [[2025]], Francesco, [[Community Anti-TikTok#The Community e abbandono di Rupentiumal|nel secondo canale]], pubblicò un video nel quale, a sua detta, "esponeva" i comportamenti di Jematria prendendo le fonti da vari gruppi Telegram, andando però a toccare argomenti molto riservati.
Il 31 gennaio [[2025]], Francesco, [[Community Anti-TikTok#The Community e abbandono di Rupentiumal|nel secondo canale]], pubblicò un video nel quale, a sua detta, "esponeva" i comportamenti di Jematria prendendo le fonti da vari gruppi Telegram di [[Doxing|doxxer]], andando però a toccare argomenti molto riservati.
Il giorno successivo, Jacopo decise definitivamente di querelare il Villain e il fatto fu reso ufficiale il 7 febbraio con un video, nel quale egli confermò anche la querela di Mortebianca ai danni di Francesco; quattro giorni dopo, tale video fu rimosso per cause non ancora chiarite.
Il giorno successivo, Jacopo decise definitivamente di querelare il Villain e il fatto fu reso ufficiale il 7 febbraio con un video, nel quale egli confermò anche la querela di Mortebianca ai danni di Francesco; quattro giorni dopo, tale video fu rimosso per cause non ancora chiarite. Nel frattempo, i gruppi dei doxxer su Telegram furono smantellati.
 
[[Ropentiumal|Rupentiumal]], l'8 febbraio, donò due euro a Jematria, gesto simbolico inteso come scuse da parte dell'ex amministratore della CATT per quanto accaduto in precedenza.
[[Ropentiumal|Rupentiumal]], l'8 febbraio, donò due euro a Jematria, gesto simbolico inteso come scuse da parte dell'ex amministratore della CATT per quanto accaduto in precedenza.


Dieci giorni dopo, Peyne Lev discusse dell'accaduto in un suo video, in cui condannò le azioni compiute dagli Anti-TikTok.<ref>https://youtu.be/foQqxHuscbI?si=d_xT_IzkqqNQrazt</ref>
Dieci giorni dopo, Peyne Lev discusse dell'accaduto in un suo video, in cui condannò le azioni compiute dagli Anti-TikTok.<ref>https://youtu.be/foQqxHuscbI?si=d_xT_IzkqqNQrazt</ref>
== Note ==
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Versione attuale delle 19:11, 30 ago 2025

DISPUTA LEGALE IN CORSO

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La guerra delle querele, informalmente nota come questione Anti-TikTok - Jematria o, semplicemente, questione Community Anti-TikTok, è stata una faida online scaturita da una serie di video contro gli Anti-TikTok realizzata dallo youtuber Jematria, iniziata ad aprile 2022 e il cui ultimo video risale al 7 febbraio 2025. La serie conta attualmente 18 video.[1][2]

È il conflitto più longevo riguardante la Community Anti-TikTok, nonché la vicenda che le ha conferito la notorietà maggiore su YouTube Italia, non certo in buona luce. La faida è culminata con le azioni legali intraprese da Jematria tra l'estate 2024 e l'inizio del 2025, di cui ha informato pubblicamente nei suoi vari social e delle quali il Villan nega l'autenticità.

Questione Community Anti-TikTok
Copertina di uno dei primi video di Jematria sugli Anti-TikTok
Data
  • I parte: 27 aprile - 28 luglio 2022
  • II parte: 19 novembre - 21 novembre 2022
  • III parte: 29 gennaio - 19 febbraio 2023
  • IV parte: 13 giugno 2023 - e.d
  • V parte: 23 giugno 2024 - e.d
  • VI parte: 31 luglio - 12 agosto 2024
  • VII parte: 31 gennaio - 7 febbraio 2025
LuogoYouTube, Telegram, Discord
CausaEmail ricevuta dallo youtuber, in cui veniva richiesto un sopralluogo nel server Discord della Community Anti-TikTok e conseguente escalation
EsitoQuerela ai danni di Francesco Monardo
Schieramenti

Supporto da:

  • Community Anti-TikTok
  • Confederazione degli Anti-TikTok d'Italia (fino al 19 febbraio 2023)
  • Anti-TikTok Union (fino a inizio 2023)
  • Intesa Virtuale
  • svariati doxxer di Telegram
  • Supporto passivo:

    * Peyne Lev
    Leader dei gruppi interessati
    Voci di conflitti virtuali presenti su Wikicord


    La vicenda

    I parte (7 video)

    La questione cominciò quando lo youtuber è stato contattato tramite email, da un utente anonimo[3], riguardo un server Discord Anti-TikTok, in cui erano presenti membri che appoggiavano ideologie estremiste.

    In questa sequenza Jematria ha iniziato a parlare dell'organizzazione del server degli Anti-TikTok per poi addentrarsi nelle chat mostrando il comportamento di diversi utenti, confermando ciò che è stato descritto, inizialmente, nell'email ricevuta.

    Il Villain, in seguito, affermò che Jematria avesse preso in considerazione solamente il suo server e non quelli di altri Anti-TikTok e che avesse generalizzato sul comportamento tossico dei membri, infine, negò la presenza di materiali pedopornografici all'interno del server.[4]

    La situazione è poi degenerata già dal 2° video in cui Jematria ha mostrato molte altre prove schiaccianti contro la Community, parlando anche delle diverse teorie le quali, i suoi membri, stavano imputando contro di lui. Il 27 maggio, quest'ultimo ha cercato un confronto con il Villain in una sua live Twitch ma senza successo. In tale occasione, infatti, Monardo, a sua detta per problemi tecnici, non si presentò presso la chat vocale organizzata nel server di Jematria.

    II parte (3 video)

    Dopo pochi mesi la questione riprende nell'ambito di Telegram, poiché, nel server della Community, sono stati scoperti messaggi riferiti a fatti personali di Jematria, come situazione familiare e di salute.

    III parte (2 video)

    Il 29 febbraio 2023, Jematria pubblicò un video di aggiornamento sulla Questione, del quale rifletteva sulle azioni compiute dai membri della Community Anti-TikTok e comunicava che alcuni tra questi (tra i dieci e i venti) erano attenzionati dalla Polizia Postale.

    Poco meno di un mese dopo, il 19 febbraio, Jematria fece un video sulla Confederazione degli Anti-TikTok d'Italia e sul proprietario, Hierkoinòs, che aveva pubblicato screen falsi diffamatori che ritraevano lo youtuber.

    IV parte (1 video)

    V parte (1 video)

    L'anno successivo, Jematria caricò un collage di tutti i video prodotti sugli Anti-TikTok fino a quel momento, tale atto non venne preso bene dal Villain e le ostilità ripresero.

    VI parte (2 video)

    VII parte (1 video)

    Il 31 gennaio 2025, Francesco, nel secondo canale, pubblicò un video nel quale, a sua detta, "esponeva" i comportamenti di Jematria prendendo le fonti da vari gruppi Telegram di doxxer, andando però a toccare argomenti molto riservati. Il giorno successivo, Jacopo decise definitivamente di querelare il Villain e il fatto fu reso ufficiale il 7 febbraio con un video, nel quale egli confermò anche la querela di Mortebianca ai danni di Francesco; quattro giorni dopo, tale video fu rimosso per cause non ancora chiarite. Nel frattempo, i gruppi dei doxxer su Telegram furono smantellati.

    Rupentiumal, l'8 febbraio, donò due euro a Jematria, gesto simbolico inteso come scuse da parte dell'ex amministratore della CATT per quanto accaduto in precedenza.

    Dieci giorni dopo, Peyne Lev discusse dell'accaduto in un suo video, in cui condannò le azioni compiute dagli Anti-TikTok.[5]

    Note

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